La notizia è di ieri, tardo pomeriggio. Il comune ha emanato un'ordinanza con la quale ordina "la cessazione immediata dell'attività esercitata dalla Pallacanetsro Cantù presso il Paladesio". Così si legge nella nota, firmata dal dirigente dello Sportello Unico per la Attività Produttive. La decisione nasce da una violazione del Regio Decreto numero 773 risalente all'anno 1931, nel secolo scorso e nel pieno dell'era fascista. Ciò che viene contestato alla società di basket è la mancata osservazione dell'articolo 68 del decreto, che prevede quanto segue:
Senza licenza del Questore non si possono dare in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, accademie, feste da ballo, corse di cavalli, né altri simili spettacoli o trattenimenti, e non si possono aprire o esercitare circoli, scuole di ballo e sale pubbliche di audizione.
Per le gare di velocità di autoveicoli e per le gare aeronautiche si applicano le disposizioni delle leggi speciali.
Ora il sodalizio canturino, se volesse continuare ad usare il Paladesio, dovrà fare ricorso al TAR della Lombardia entro 120 giorni dalla notifica del provvedimento. Dopo tanto entusiasmo per il ritorno in città del grande basket tutto è destinato a finire così? Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni. Di certo si sa che la società di pallacanestro Cantù non sta passando un periodo florido, alle prese con problemi economici e societari. La squadra infatti si trova al decimo posto in classifica del campionato di serie A1, ma per portare a termine la stagione agonistica mancano all'appello due milioni e mezzo di euro.
Lunedì sera era prevista un'assemblea societaria, che per l'assenza di alcuni soci è però saltata, e la presidente Irina Gerasimenko è dimissionaria. Davvero un momento difficile, ma dalla società fanno sapere che si stanno già muovendo per risolvere la situazione e metterla in ordine già per aabato, quando è in programma la gara contro il Venezia.
++++++++++ Link all'ordinanza ++++++++++