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giovedì 21 dicembre 2017

Parte la sperimentazione delle voting machine a scopo didattico, consegnate a 60 scuole


Da lunedì scorso sono state messe a disposizione delle scuole, in via sperimentale, le cosiddette 'voting machine', uno strumento innovativo, per aiutare le scuole a fare meglio il lavoro che quotidianamente fanno, che è di straordinaria importanza. Il presidente Roberto Maroni, insieme all'assessore regionale all'Istruzione, Valentina Aprea, hanno dato agli istituti scolastici il certificato di consegna delle apparecchiature utilizzate per il voto elettronico durante il Referendum per l'Autonomia della Lombardia del 22 ottobre scorso.Le macchine sono state adattate ad ospitare software e sistemi operativi a uso didattico.

Al via la sperimentazione in 60 scuole

Sono 60 le scuole lombarde destinatarie, selezionate in base ai criteri condivisi con l'Ufficio scolastico regionale, che riceveranno 25 macchine ciascuna per questa prima fase sperimentale. Quando è stato avviato l'iter per il Referendum per l'Autonomia, che, in attuazione di una deliberazione del Consiglio regionale, si è svolto con voto elettronico, la giunta regionale ha da subito deciso di mettere queste apparecchiature a disposizione degli istituti scolastici.

24mila macchine in tutto

Le macchine in totale sono 24.000. Di queste, 4000 saranno tenute a disposizione per lo svolgimento dei referendum comunali per la fusione di Comuni, e 20.000 sono state messe a disposizione delle scuole lombarde, lasciando che sia il sistema scolastico a stabilire quali, anche alla luce della grande collaborazione esistente tra Regione ed Ufficio scolastico regionale.


Il riscontro a fine gennaio

Le 'voting machine' sono state consegnate alle scuole in comodato gratuito. Ci sono i collegamenti con le Lim, ma saranno in via sperimentale fino a fine gennaio, perché possano essere testate e perché non solo le scuole verifichino i sistemi operativi e i programmi, ma anche se occorrono altri strumenti per renderle ampiamente operative. "Ci ritroveremo a fine gennaio - ha dichiarato il presidente Maroni -  e, se le scuole che le hanno testate ci diranno che occorrono altri dispositivi o accorgimenti, provvederemo".

Struttura di Regione supporterà nella fase sperimentale

"Sono apparecchi nuovi, è tutto nuovo - ha consluso il Presidente - quindi chiedo che si guardi a questa iniziativa come a una vera e propria sperimentazione: ci occorre il feedback quotidiano del loro impiego, per questo ci sarà una struttura della Regione a disposizione per ogni necessità. Potrebbe anche emergere che ogni scuola abbia esigenze diverse per utilizzarle al meglio: in quel caso ci attiveremo".

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