Fondata nel 1948, in tutti questi anni ha visto passare tra le sue fila giocatori che hanno portato il nome della città di Desio sui gradini più alti dei podi di numerose gare anche a livello nazionale, come dimostrano le nutrite bacheche di coppe e trofei che si possono vedere all'interno della sede. Stiamo parlando della bocciofila Aurora Desio, che negli anni d'oro in cui questo era uno sport molto in voga, si contendeva il primato in città con altre associazioni sportive. Con il passare degli anni l'interesse verso questa disciplina è scemato, tanti bar che avevano il campo da bocce hanno chiuso, è mancato il ricambi generazionale ed ora molte bocciofile sono in crisi, compresa l'Aurora.
Quella di fine settembre, infatti, molto probabilmente è stata l'ultima gara sociale della sua gloriosa esistenza. Gli iscritti sono rimasti in pochi ed affrontare tutte le spese necessarie a mantenere viva la squadra non sono più sostenibili. Solo l'iscrizione al CONI ha un costo di 700 euro annuali. Ma in questo caso il problema ha anche un'altra origine. Una sentenza di diversi anni fa ha imposto alla società di terminare le gare serali alle ore 23 per via delle lamentele dei vicini, sfociate in un'azione giudiziaria. Da qui la difficoltà ad organizzare gare da disputare nel bocciodromo desiano e, quindi, la fatica ad attirare gli sponsor, principale fonte di guadagno, che senza possibilità di mettersi in luce durante gare e tornei faticano a finanziare il sodalizio.
Come se non bastasse i bocciofili hanno chiesto al comune, proprietario dell'impianto, di realizzare delle barriere antirumore ma il sindaco, con la scusa della mancanza di soldi, non ha voluto sentirci. «Risorse non ce ne sono. Il problema delle bocciofile non è solo desiano: un po’ ovunque sono in crisi, anche perchè manca il ricambio generazionale», queste le parole di Roberto Corti rilasciate al giornale "Il Cittadino". Una scelta precisa.
«Vorremmo trasformare l’ambiente in un Centro sociale e sportivo, ma anche qui servirebbero delle risorse, almeno 1.500 euro all’anno. Ci siamo rivolti al Circolo Aurora e, se necessario, ci rivolgeremo ancora al Comune, nella speranza che a qualcuno stia ancora a cuore una società che ha dato lustro al nome di Desio». Queste invece le parole di Cirillo Russo, presidente della bocciofila, rilasciare sempre al Cittadino.
Speriamo che si riesca a trovare il modo di non perdere un punto di riferimento per la città e per molti, anziani e meno anziani, che non merita di chiudere perchè il comune non può o non vuole trovare una cifra così piccola per poter continuare la propria attività .