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lunedì 26 marzo 2018

Desio violenta, ragazza aggredita in stazione


Immigrato clandestino. Di origine tunisina, 28 anni, presente in Italia senza il permesso di soggiorno. Già noto alle forze dell'ordine per avere commesso in precedenza altri reati. E' questo l'identikit dell'uomo che sabato sera ha cercato di violentare una ragazza che si stava recando alla stazione ferroviaria di Desio.

L'inseguimento fino alla stazione

Erano da poco passate le ore 19.30 quando la ragazza, anch'essa di origine tunisina, stava raggiungendo la stazione. Aveva appena finito di lavorare ed era diretta a casa, nel comune di Cavenago Brianza. Mentre percorreva la strada che la stava portando verso la ferrovia, è stata notata dal malvivente che ha iniziato a seguirla. Appena notato l'individuo che le stava alle calcagna, non ha perso il controllo ma ha continuato con passo spedito a dirigersi verso la sua destinazione, sicura che lì avrebbe trovato qualcuno a cui chiedere aiuto.

Il momento della tentata violenza

Il tunisino è stato più veloce di lei, e con qualche passo più lungo è riuscito a raggiungerla. Arrivati a pochi metri dall'ingresso dello scalo, è riuscito a metterle le mani addosso. E' riuscito a palpeggiarla diverse volte. Ha cercato addirittura di toglierle i vestiti da dosso, in un disperato tentativo di avere un rapporto fisico con lei. Lei ha reagito, non si è fatta mettere la paura addosso e le sue urla hanno attirato l'attenzione di alcuni viaggiatori, che sono prontamente intervenuti per difenderla dall'immigrato clandestino.

Le minacce e il finto tentato suicidio

Quando ha capito che la situazione si metteva male, l'immigrato clandestino ha cercato la via di fuga. Ma gli è andata male, perchè i pendolari presenti gli hanno impedito di salire sul treno. Voleva salire sul convoglio appena arrivato per far perdere le sue tracce, ma gli è andata male. Così, come in una sceneggiata melodrammatica, ha cercato di tagliarsi le vene. E poi ha detto alla ragazza "Ti faccio vedere io", volendo incolpare lei delle sue ferite. Ma la ragazza, che era al telefono col 112, è riuscita a far sentire le parole dell'immigrato clandestino all'operatore con cui stava parlando.

Lei in ospedale, lui in galera

Alla fine sono intervenuti i soccorsi. L'immigrato clandestino è finito dietro le sbarre, dove ci auguriamo possa restare per lungo tempo e, magari, essere rispedito nel paese da cui proviene, sempre che almeno in quel posto lo vogliano indietro.
La ragazza è stata portata in ospedale, al Pronto soccorso di Desio. Dopo alcuni accertamenti medici ed un sostegno psicologico, è stata dimessa.




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