Nella giornata di San Sebastiano premiati i Vigili desiani - Desio in diretta

mercoledì 31 gennaio 2018

Nella giornata di San Sebastiano premiati i Vigili desiani


Per molti il 20 gennaio è un giorno come un altro. Eppure il 20 gennaio è dedicato, secondo il calendario cristiano, a San Sebastiano, il patrono del corpo della Polizia Locale. Sabato scorso in Sala «Pertini» (via Lombardia), sono stati premiati cinque agenti che nel corso del 2017 si sono distinti per meriti e otto per anzianità di servizio.

Gli agenti premiati per meriti di gestione di una emergenza 

Il sovrintendente Croci Paci e l’agente scelto Alessandro Baroc saranno premiati dal Sindaco, su proposta di un cittadino, per aver gestito un «TSO» («trattamento sanitario obbligatorio») in una situazione difficile senza l’uso della forza e garantendo la sicurezza della persona oggetto del provvedimento e dei presenti.

Gli agenti premiati: encomio per sequestro di merce abusiva

Il Comandante del Corpo di Polizia Locale Maurizio Di Mauro conferirà un encomio al sovrintendente Vincenzo Colacitti, al sovrintendente Signorino Trecarichi e all’assistente scelto Emanuele Argenti, membri dell’«Unità speciale Commercio», per aver sequestrato della merce a un venditore abusivo al mercato, gestendo l’operazione con professionalità e senza mettere a rischio la sicurezza delle persone presenti nell’area del mercato.

Gli agenti premiati per anzianità di servizio

Per anzianità di servizio sono stati premiati otto agenti. Per sedici anni: l’assistente scelto Vincenzo Giannini, l’assistente scelto Massimo Mariani e l’assistente Ernesto Magni. Per venticinque anni di servizio: il commissario Sara Colciago, il sovrintendente Laura Manganese, il sovrintendente Giancarlo Rocca, il sovrintendete Rocco Dionisio e il sovrintendente Paolo Zilio.

Chi è stato San Sebastiano

Nato a Narbona, nella regione dell’Occitania, in Francia Sebastiano era un alto ufficiale della guardia pretoriana dell’imperatore Diocleziano (244-311 d.C.), di fatto la guardia del corpo imperiale. Grazie all'alta carica raggiunta e alla fiducia dell’imperatore riuscì a diffondere il messaggio cristiano tra le famiglie nobili, i magistrati e i soldati. Scoperta questa attività, Dioclezano, sentendosi tradito, lo condannò a morte. Fu legato al tronco di un albero, in aperta campagna, e colpito dalla frecce scagliate da alcuni commilitoni il 20 gennaio 288.
Pio XII lo ha formalmente proclamato il santo martire «custode di tutti i preposti all’ordine pubblico che in Italia sono chiamati “Vigili Urbani”» con il Breve Pontificio del 3 maggio 1957.

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