Tra pochi giorni, il 22 ottobre, anche i desiani saranno chiamati alle urne per il referendum consultivo sull'autonomia della Lombardia e del Veneto.
IL QUESITO In Lombardia il referendum chiede se i cittadini siano d'accordo affinchè la nostra regione “intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse”, pur restando all'interno del quadro dell’unità nazionale. Niente a che fare con quello che sta succedendo in Catalogna, non si tratta di una secessione e nemmeno della dichiarazione di indipendenza. E' la richiesta di una forma di autonomia come quella prevista nella Costituzione, già concessa ad altre regioni come Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Valle d'Aosta, Sicilia e Sardegna. Autonomia che si traduce in pratica nella possibilità di trattenere in Regione le tasse che qui vengono prodotte.
E' una questione importante se si pensa che la Lombardia, secondo i dati della Cgia di Mestre del 2015, ha avuto un residuo fiscale pari a 53,9 miliardi di euro. In Veneto, invece, la cifra è di 18,2 miliardi. Il residuo fiscale è la differenza tra quello che un territorio versa allo stato e lo stato restituisce in termini di servizi o trasferimenti. Siamo in credito, ogni anno, di questa cifra che mai torna sul nostro territorio e non possiamo utilizzare.
Se al referendum dovessero prevalere i sì, si aprirà una trattativa per trasferire le competenze dallo stato alla regione e mantenere le risorse per poterle gestire. Tra le materie che sicuramente saranno oggetto di trattativa ci sono sicurezza e immigrazione, sicurezza sul lavoro, tutela dell’ambiente e giustizia (relativamente ai giudici di pace).
COME SI VOTA La novità principale di questa consultazione è quella del voto elettronico. All'elettore non saranno consegnate scheda e matita, ma entrerà nella cabina dove si troverà di fronte un tablet. Basterà premere sul tasto INIZIA, dopodichè comparirà il quesito con le opzioni di voto. Per esprimere la propria scelta occorrerà toccare il tasto SI, NO oppure SCHEDA BIANCA. All'elettore verrà chiesto di confermare il proprio voto, e dopo la conferma l'operazione sarà terminata. In questo video è il presidente in persona Roberto Maroni a spiegare come si vota.
DOVE E QUANDO SI VOTA Le sezioni elettorali sono le stesse delle elezioni normali. Il numero del proprio seggio è riportato sulla propria tessera elettorale, che in questo caso però non è necessaria. E' sufficiente presentarsi al seggio con la propria carta d'identità . Si vota solo nella giornata di domenica 22 ottobre, dalle ore 7 alle 23.
CHI VOTA SI A favore del SI si sono schierati i principali partiti e movimenti politici: Lega Nord, Movimento 5 stelle e Forza Italia. Nonostante le critiche espresse da Giorgia Meloni, in Lombardia i Fratelli d'Italia hanno confermato la propria posizione a sostegno dell'autonomia, coerentemente con quello che hanno da sempre sostenuto. A sostegno del SI anche il Partito Pensionati, Alternativa Popolare (ex NCD), l'UDC, Energie per l'Italia di Stefano Parisi, Grande Nord, Forza Nuova, il movimento sovranista di Storace ed Alemanno ed altre formazioni che giorno dopo giorno annunciano il proprio schieramento. Ovviamente è per il SI anche la Lista Maroni. Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha annunciato insieme ad altri sindaci del Partito Democratico (Varese, Bergamo, Brescia, Cremona, Mantova, Sondrio, Lecco) che voterà per il sì. Nel panorama politico locale, la Lista per Desio, principale formazione civica, si è schierata per il si e si è costituito anche il comitato "Desio per il SI".