Firmata la convenzione fra l’Università degli Studi di Milano-Bicocca e il Polo
Ospedaliero universitario ASST Monza.
Il rettore dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, professoressa Cristina Messa e il Direttore Generale
della ASST di Monza, dottor Matteo Stocco, hanno sottoscritto, alla presenza del Vicepresidente di Regione
Lombardia Fabrizio Sala e dell’Assessore regionale al Welfare, dottor Giulio Gallera, la convenzione che
disciplina le funzioni assistenziali coinvolgendo attivamente i docenti, i ricercatori e i tecnici dell’ateneo.
«Si tratta di una convenzione molto importante – ha spiegato l’assessore Gallera - perché, cogliendo in pieno lo spirito della nostra legge di riforma del sistema sociosanitario lombardo, mette in rete e unisce ancora di più le competenze di un importante polo universitario come quello dell’Università degli Studi di Milano Bicocca con le nostre eccellenze sanitarie. Si tratta di una collaborazione e uno scambio assolutamente virtuoso che arricchirà il nostro territorio, coinvolgerà, infatti, non solo l’ospedale san Gerardo di Monza, punta di diamante del sistema sanitario regionale, ma anche l’ospedale di Desio su cui, come ho più volte ribadito, Regione Lombardia intende investire».
La convenzione, che si inserisce compiutamente all’interno del riformato sistema regionale sanitario è stata
redatta in assenza dello schema tipo nazionale previsto dalla legge Gelmini.
L’accordo anticipa un più efficace modello di relazione fra l’università e l’ASST, introduce elementi di
innovazione e miglioramento dei servizi e nelle prestazioni cliniche e sanitarie, concorre alla riduzione della
spesa sanitaria regionale, apre nuovi ambiti di ricerca e sperimentazione, ma soprattutto assicura e consolida
la continuità fra l’attività didattico formativa universitaria e i tirocini clinici professionalizzanti riservati a
laureandi e specializzandi.
«Sono particolarmente orgogliosa di questo accordo frutto di un lungo e sinergico lavoro con l'ASST di
Monza – così Cristina Messa, Rettore dell’Università di Milano-Bicocca -. La convenzione permetterà non solo
di arricchire la formazione dei nostri studenti direttamente sul campo, ma offrirà un forte contributo al
miglioramento delle prestazioni cliniche, delle cure sanitarie e della ricerca scientifica. Questa convenzione
applica in modo efficace la riforma regionale del sistema sanitario lombardo e mette in evidenza un modello
di eccellenza bilaterale tra Regione e Università in materia sanitaria».
«La valenza di questa convenzione – sottolinea Matteo Stocco - risiede nella definizione dei nuovi rapporti
tra l’Università degli Studi di Milano-Bicocca e tutte le strutture della ASST di Monza, ossia i presidi
ospedalieri di Monza e Desio e tutte le strutture della rete territoriale, a disposizione ora per l’attività
didattica e scientifica, nonché per l’espletamento delle attività assistenziali ad esse connesse. In virtù del
nuovo assetto, la ASST di Monza consolida il proprio ruolo di Azienda Socio Sanitaria di riferimento
nell’ambito del Polo Universitario, cioè la struttura sulla quale insistono i corsi e le attività del Dipartimento di
Medicina e Chirurgia. Anche l’ospedale di Desio avrà il duplice ruolo di struttura di cura e struttura di
insegnamento, sviluppando con l’università un rapporto di collaborazione scientifica nel quale le attività di
ricerca universitarie e medico sanitarie della ASST possano integrarsi e coordinarsi reciprocamente per
sviluppare progetti di ricerca».
La convenzione, di durata quinquennale, individua la ASST di Monza come sede dei corsi di Laurea delle
Professioni Sanitarie in Infermieristica, Ostetricia, Tecnico Sanitario di Radiologia Medica, Tecnico della
Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva, Igienista Dentale, ma anche di corsi di perfezionamento, dottorati
di ricerca e master universitari.
«La Lombardia – aggiunge il Vicepresidente di Regione Lombardia, Fabrizio Sala - è un’eccellenza globale
grazie al livello del suo capitale umano, ammirato in tutto il mondo. Il nostro impegno per la ricerca, in tutti i
campi, è tale che siamo arrivati nell’arco di questa legislatura a investire il 2,5% del PIL regionale e che
puntiamo ad arrivare al 3% entro il 2018, perché riteniamo che solo con l’innovazione potremo mantenere
quella leadership che ci è riconosciuta, non solo in campo sanitario, a livello europeo. Questo accordo però è
anche una pietra miliare per la Brianza e per la città di Monza, che in futuro vogliamo sia sempre più una
città universitaria».