Andrea La Rosa è stato ucciso. Il caso dell'ex dirigente sportivo dell'AC Desio, ora in forze al Brugherio calcio, è stato risolto. I Carabinieri hanno ritrovato ieri pomeriggio il cadavere dell'uomo, che è stato sgozzato, era nascosto nel baule di un'automobile fermata sulla Milano-Meda. Un omicidio di una violenza inaudita, con gli esecutori che hanno poi cercato senza riuscirci, di sciogliere il corpo nell'acido.
Un prestito che non volevano restituire
Le due persone a bordo del veicolo, madre e figlio, sono state fermate con l'accusa di concorso in omicidio. La motivazione del gesto sarebbe di tipo economico. Sembrerebbe infatti che i due non volessero restituire un prestito in denaro ricevuto da La Rosa. Da qui, forse dopo varie richieste di rivedere indietro ciò che aveva prestato, la decisione di assassinare l'uomo.
Volevano sbarazzarsi del cadavere
Ad annunciarlo sono stati i Carabinieri del comando provinciale di Milano, nel corso di una conferenza stampa convocata questa mattina. L'automobile con a bordo il cadavere è stata fermata ieri pomeriggio sulla Milano - Meda, all'altezza di Varedo. L'uomo e la donna, che erano a bordo del veicolo, sono stati subito fermati. Alla guida c'era la donna, che stava cercando di sbarazzarsi del corpo esanime.
La latta di acido
Sulla macchina è stata trovata anche la tanica di acido che i due avevano acquistato appositamente per sciogliere il cadavere e sbarazzarsi della prova che poteva incastrarli. Non sono però riusciti nel loro intento e quindi hanno deciso di abbandonare la salma.
AC Desio in lutto
Una notizia che ha sconvolto in molti. L'AC Desio ha pubblicato sulla propria pagina Facebook un commento di cordoglio: "Una notizia terribile, che mai avremmo voluto sentire. Non ci sono parole. Addio Andrea, riposa in pace". E la notizia è davvero terribile. Morire a soli 35 anni in un modo orrendo, per avere fatto un prestito. A volte si pensa di poter aiutare persone in difficoltà facendo un buon gesto che, come in questo caso, può trasformarsi in tragedia.