La Lombardia avrà un suo Fondo pensione al quale i lavoratori, pubblici e privati, potranno iscriversi, sul modello di quello attivo in Trentino Alto Adige. L’obiettivo è quello di sviluppare una previdenza complementare territoriale lombarda che sia in grado di assicurare più alti livelli di copertura previdenziale e assistenziale.
La novità arriva dall’Assestamento al Bilancio (relatore Alessandro Colucci, Lombardia Popolare) approvato oggi dal Consiglio regionale dopo due giorni di dibattito con 42 voti favorevoli e 27 contrari. La norma è contenuta in un emendamento, votato favorevolmente da tutti i gruppi, presentato dalla Lega Nord (Massimiliano Romeo): il documento prevede che come primo passo sia costituito un Comitato di esperti con rappresentanti di Università , Associazioni di categoria, Camere di Commercio, Ordini professionali, Enti strumentali della Regione e Centri specializzati sia pubblici che privati, e da esperti indicati dal Consiglio regionale, che – a titolo gratuito – dovranno mettere a punto le modalità per arrivare a istituire il Fondo pensione regionale.
Durante il dibattito in Aula nella manovra finanziaria – che prevede come deciso durante il via libera in Commissione Bilancio risorse per 1 miliardo e 600 milioni per l’acquisto di 160 nuovi treni e 100 milioni destinati alla sanità per l’ammodernamento delle strutture e della diagnostica, sono state introdotte altre novità : tra queste l’accorpamento in un unico ente regionale tra l’Agenzia regionale per l’istruzione, la formazione e il lavoro (Arifil) e l’Istituto regionale per la ricerca, al statistica e la formazione (Eupolis). Obiettivo: valorizzare e migliorare efficienza ed efficacia dell’azione amministrazione nei settori strategico del mercato del lavoro e di formazione e al tempo stesso agire per contenere i costi. Con l’Assestamento si dà il via libera anche alle misure in favore di ASAM Spa (Azienda Sviluppo mobilità e ambiente): la norma è scattata in seguito all’entrata in vigore della legge 232 del 2016 che prevede che le partecipazioni azionaria della società non devono più essere trasferite alla Città Metropolitana di Milano e alla provincia di Monza e Brianza ma devono rimanere in capo alla Regione. La Lombardia, dunque, è tenuta al subentro dei contratti di finanziamento sottoscritti da ASAM Spa e all’accollo del relativo debito, il cui ammontare è in fase di rinegoziazione ma che comunque “grazie al rating della Lombardia decisamente superiore a quello assegnato all’azienda stessa - avverte la relazione tecnica - prevede un abbassamento del tasso di interesse con conseguente riduzione del costo complessivo del debito”.
Nel documento ci sono importanti risorse anche per le Aler cui sono destinati 27 milioni: serviranno ad interventi di manutenzione ordinaria anche per l’eliminazione delle barriere architettoniche oltre che per lavori urgenti finalizzati a rendere abitabili alloggi sfitti; un intervento che secondo l’Assessore Garavaglia sarà in grado di dare casa a 2000 giovani coppie. Via libera poi a un emendamento del PD (Enrico Brambilla) che apre anche in Regione Lombardia – contrari Movimento 5 Stelle e Fratelli d’Italia – l’applicazione del decreto Madia, che riguarda la possibilità per le Regioni virtuose di sperimentare, senza spese aggiuntive, modalità per la valorizzazione e l'efficientamento del proprio personale. La manovra individua inoltre anche ulteriori grandi eventi sportivi da finanziare, tra cui spicca il 74° Open Golf d’Italia che si svolgerà a Monza dal 12 al 15 ottobre (500 mila la cifra finanziata). Si anche al finanziamento delle politiche a favore dei territori montani (6 milioni nel biennio, emendamento Mario Barboni del PD) e per gli interventi a favore dei disabili (5 milioni, emendamento Assessore Massimo Garavaglia).
"Questo - ha detto il Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo - è l’ultimo assestamento della legislatura e mette a fuoco due obiettivi principali. Il primo consiste in un fortissimo investimento sui treni per i pendolari, con lo stanziamento di 1 miliardo e 600 milioni distribuito negli anni ma per il quale c’è già una definizione e una tempistica certa: è un finanziamento che permette di ringiovanire il parco rotabile della Lombardia e di garantire finalmente treni più moderni e regolari. Il secondo aspetto da sottolineare è il significativo investimento messo in campo per migliorare la qualità dell’edilizia residenziale pubblica e cioè delle case popolari, che sono un'altra priorità dell’azione politica di Regione Lombardia e una delle esigenze maggiori manifestate dal nostro territorio e da molte famiglie”.
L’Assessore Massimo Garavaglia ha parlato di “Assestamento importante perché nonostante i tagli subiti siamo riusciti ad aumentare gli investimenti. Gli interventi strutturali fatti sui treni e per gli interventi di edilizia residenziale pubblica ne sono una prova”.
Per il relatore Alessandro Colucci di Lombardia Popolare “il documento approvato è la dimostrazione di come Regione Lombardia sia in grado di predisporre politiche d’intervento che impattano positivamente sulla collettività . C’è sicuramente la grande partita sull’ammodernamento della rete ferroviaria regionale, ma anche interventi sul versante delle piccole medie imprese, a favore dei disabili, del turismo e contro il dissesto idrogeologico. Questo è un Assestamento che rilancia tanti investimenti”.
Per il centrosinistra, Chiara Cremonesi di Insieme, Roberto Bruni del Patto Civico ed Enrico Brambilla del PD, hanno invece criticato metodo e merito del documento di Bilancio ritenuto negativo perché dentro ci è finito dentro tutto, dalla caccia ai sottotetti, dunque privo di un disegno chiaro e preciso e “propagandistico” come nel caso dei finanziamento per l’acquisto dei treni. Negativo anche il giudizio del Movimento 5 Stelle (Andrea Fiasconaro) che ritiene l’Assestamento un provvedimento che ha “mortificato l’Aula” perché privo di confronto, che non ha saputo tenere in considerazione pareri e proposte di centinaia di cittadini e anche di sindaci.
Nelle dichiarazioni di voto, i componenti della maggioranza Riccardo De Corato dei Fratelli d’Italia, Stefano Bruno Galli della Lista Maroni, Angelo Capelli di Lombardia Popolare, Claudio Pedrazzini di Forza Italia e Massimiliano Romeo della Lega Nord, hanno sottolineato come l’Assestamento rappresenti un forte elemento di crescita e di rilancio per la regione, con investimenti strategici in grado di intervenire strutturalmente e consentire alla Lombardia di rispondere alle priorità che necessitano al sistema socio economico regionale.