Durante l'incontro con i sindaci di Desio e Lissone, Trenord ha confermato i disagi riscontrati dai pendolari nei mesi di gennaio, febbraio e marzo.
L'incontro con l'amministratore di Trenord
L'incontro è avvenuto martedì scorso. I sindaci dei due comuni brianzoli hanno incontrato l’amministratore delegato di Trenord, Cinzia Farisè, per definire le ipotesi di miglioramento del servizio lungo la tratta che interessa le stazioni ferroviarie di Desio e Lissone.
«Trenord è consapevole che i disagi dei pendolari sono reali e sono aumentati dall’inizio dell’anno. La società si è dimostrata disponibile al confronto con i sindaci ed è al lavoro per migliorare il servizio. Noi chiediamo di essere ai tavoli dove saranno discusse e individuate le soluzioni. Crediamo che ci siano tutte le condizioni per dare delle risposte concrete, in termini di servizi e puntualità dei treni, a migliaia di pendolari che, ogni giorno, prendono il treno per motivi di studio e lavoro».
I motivi dei ritardi
Le ragioni dei disservizi riguardano le difficoltà nelle coincidenze fra la linea S11 e le rinnovate linee S10 ed S40, causa di ritardo e di congestione già alla fermata di Albate. Contestualmente all’introduzione di nuovi orari, che interessano le tratte S9 (Saronno-Albairate) e S11 (Milano-Chiasso), sono sorti i disguidi che ogni giorno patiscono i pendolari. In particolare, il parametro di puntualità della S9 è sceso nell’ultimo trimestre del 7 per centro, mentre quello dell’S11 del 20 per cento.
Settemila persone utilizzano la stazione di Desio
Ogni giorno utilizzano la stazione di Lissone circa 8.300 persone (fra andata e ritorno), mentre lo scalo di Desio ha una fruizione di circa 7.500 persone. Insieme, le due stazioni rappresentano circa il 21% del traffico giornaliero di Trenord sulle linee S9 e S11.
Sono 40 mila le persone che ogni giorno utilizzano la linea S11 (il numero scende a 15 mila il sabato e nei festivi) e 33 mila quelle che usufruiscono della linea S9 (11.000 al sabato e festivi).
Proprio i Comuni di Lissone e di Desio si trovano al centro di un territorio ad altissimo tasso di mobilità : se in Italia l’aumento degli spostamenti dal 2013 ad oggi è stato del 9%, in Brianza tale incremento è giunto al 18%.